Genova. Un lungo nastro, le forbici, due “figuranti” con le maschere del gatto e la volpe, con tanto di fascia tricolore. Dietro lo striscione, appeso alle rete arancione del cantiere fermo: “Giugno 2024: inauguratio interruptus“, Questo il flash mob a cui hanno preso parte ieri sera i residenti di Multedo, davanti al palazzetto dello sport Nico Sapio in ricostruzione nei pressi del casello di Pegli, il cui termine dei lavori, previsto lo scorso mese, ad oggi “resta ignoto”, con i cantieri fermi da dicembre.
Una piccola azione simbolica che arriva a termine di un intenso pomeriggio di protesta e attivismo: in giornata, infatti, una lunga e partecipata assemblea organizzata dall’associazione Comitato di quartiere Multedo è tornata a discutere come organizzare la protesta contro il progetto del nuovo casello di Pegli e le ipotesi sempre più concrete della trasformazione dell’area di Fondega Sud in un autoparco.
“Questa palestra doveva essere operativa già da un mese ma i lavori sono ancora in alto mare – ci spiegano gli attivisti-residenti – l’idea era quella di inaugurarla entro l’anno di Genova Capitale dello Sport, ma a causa di un contenzioso la ditta ha portato via le macchine e tutto è fermo da 8 mesi. Dopo l’inaugurazione in pompa magna dell’arena sportiva della Foce ci siamo sentiti in dovere di “inaugurarlo” noi, a nostro modo“.
Nelle ore precedenti il flash mob, l’assemblea: “Ci siamo confrontati ancora una volta tra noi e tra i residenti – spiegano dal comitato – e abbiamo illustrato quello che stiamo facendo. Abbiamo preparato un esposto contro il progetto di Aspi, al momento al vaglio del nostro avvocato, per denunciare le diverse criticità che riteniamo urgenti: su tutte lo scavo del tunnel sotto un impianto a rischio di incidente rilevante come quello di Carmagnani, i cui rischi secondo noi sono sottovalutati. Poi la gestione delle terre da scavo in mezzo alle case per non si sa quanto tempo, il futuro dell’area verde dei giardini John Lennon e alcune procedure seguite”.
Ma non solo: “Abbiamo scritto una lettera al difensore civico Francesco Cozzi, lettera che consegneremo nei prossimi giorni, e che contiene tutte le nostre perplessità sul progetto e tutti i pericoli che i residenti di Multedo correranno durante gli eventuali lavori di questo quartiere”.
Sul sfondo, inoltre, ancora la mai risolta questione di Fondega Sud, per la quale nelle parole del sindaco ci sarebbe una riqualificazione, ma nei fatti delle carte invece sembra che la sua sorte sia concretamente quella di un autoparco, in alternativa o in aggiunta a quello di Cornigliano. Un destino messo nero su bianco dalla “visione” di Bucci, e che non trova impreparati i residenti: “Siamo pronti a nuove iniziative, andremo fino in fondo”.