Cronoprogramma

Canile Monte Contessa, tensioni a Tursi per l’impiego della maxi eredità. Nuovo bando entro l’autunno

Una commissione fiume che si è prolungata in due sessioni ha acceso gli animi, soprattutto sul fronte della gestione della struttura. Scontro tra gestori e volontari, le parole dell'assessora Corso

cane gordo canile

Genova. Il canile di Monte Contessa al centro del dibattito in Sala Rossa in una commissione “fiume” iniziata il 17 giugno e proseguita l’1 luglio tra richieste di chiarimenti, criticità e qualche tensione. Un dibattito che si è concluso con due dati fondamentali: il nuovo bando per la gestione, atteso entro la fine di giugno, dovrebbe arrivare massimo in autunno, e i lavori programmati grazie a due lasciti ereditari, uno da 300mila euro e uno da 99mila, saranno tutti terminati entro la fine dell’anno.

Proprio sui fondi e sul loro impiego si sono accesi gli animi. Secondo alcuni volontari (e consiglieri) non verrebbero usati per gli interventi più urgenti. Da qui a discutere di come il canile comunale viene gestito, anche a livello sanitario, il passo è stato breve. In Aula rossa si sono ritrovati dunque i gestori (l’associazione UNA), i rappresentanti delle associazioni che vi svolgono attività di volontariato (Noi Randagi, Avda 1994 e Leeida), oltre ai membri della commissione, all’assessora al Benessere Animale, Francesca Corso, e all’ingegnere Michele Prandi degli uffici tecnici del Comune.

I dubbi di volontari e consiglieri sulle gestione del canile Monte Contessa

A dare voce ai dubbi più pressanti è stato il consigliere del PD Claudio Villa, che ha più volte chiesto che il Comune illustrasse in che modo il denaro lasciato in eredità sarà impiegato e quali lavori sono previsti, supportato dai rappresentanti delle associazioni di volontariato, secondo cui dal progetto sono stati inseriti interventi poco utili a migliorare il tenore di vita dei cani all’interno della struttura. Le priorità, hanno ribadito Donatella Po di Noi Randagi, Maria Gallino di Leida e Cristiana Mura di Avda, sono riscaldamento e impianto di illuminazione, oltre che la presenza (come previsto da bando) di educatore cinofilo e veterinario comportamentalista per avviare percorsi di recupero soprattutto per gli animali considerati più problematici. A questo si sono aggiunte critiche sulle modalità di somministrazione del cibo, le uscite dei cani e le condizioni delle cosiddette “stecche”.

I gestori del canile, dal canto loro, hanno sottolineato come a oggi sia complesso gestire il canile con i 33.000 euro al mese a disposizione e ricordato gli interventi svolti nel corso degli anni sia per manutenzione ordinaria sia per manutenzione straordinaria: tra nuovi ingressi (160 i cani oggi ospiti, una settantina i gatti), farmaci, cibo, stipendi e utenze senza le donazioni sarebbe impossibile andare avanti.

“Non verrà fatto alcun impianti di condizionamento in segreteria – ha detto la direttrice sanitaria del canile, Michela Tognoni – sarà fatto in sala riunioni, formalmente un locale amministrativo ma in realtà ricovero per gatti. Tutti i cani e i gatti che transitano in canile, salvo quelli di proprietà o con patologie, devono essere sottoposti a sterilizzazione, il che fa capire quanti interventi vanno fatti: nel 2023 sono state 191, da inizio 2024 sono state 97. Essendo anche un gattile sanitario arrivano anche tanti animali trovati feriti e malati su tutto il territorio della Asl 3 genovese, e questi gatti hanno spesso necessità di interventi chirurgici. Abbiamo comunque numerosi verbali di Asl e Nas che confermano che i cani stanno bene, i box sono puliti e le condizioni igienico sanitarie sono rispettate”.

Canile Monte Contessa: gli interventi in programma terminati entro fine anno

A replicare per il Comune è stata l’assessora Corso, che si è concentrata sul lascito ereditario: “Per decidere come impiegarlo è stato necessario un sopralluogo dei tecnici, poi abbiamo messo i lavori nel capitolato ed è stato fatto il bando – ha spiegato – Una prima parte di interventi ritenuti necessari riguarda l’illuminazione di alcune aree esterne, e verrà effettuata con la seconda parte di eredità, 99mila euro, che possono essere assegnati in modo diretto rispetto al primo bando trattandosi di una cifra più piccola. Per il riscaldamento della stecca, è stato chiesto un preventivo di 26.200 euro + iva, anche questi verranno realizzati nel secondo lotto. Le porte interne saranno sistemate previa variazione all’interno del primo lotto, che contiene già gli interventi sull’impianto idrico e fognatura”.

Discorso diverso invece per la richiesta di aumentare il numero dei box. Per farlo, ha spiegato Corso, sono necessari ulteriori sopralluoghi per stabilire se il terreno a disposizione è sufficiente o se serve acquisirne una nuova porzione. Dopodiché andrà fatto un progetto per la realizzazione degli impianti necessari: “Bisogna trovare i fondi – ha concluso Corso – è già stata chiesta una valutazione, visto che è ritenuto necessario, penseremo a uno stanziamento di bilancio. Auspico anche che con il nuovo bando si propongano anche altre associazioni per gestire il Monte Contessa, e arrivino nuove proposte costruttive”.

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