Genova. La qualità della vita percepita nelle città europee, una rilevazione condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat, vede Genova nelle retrovie di quasi tutte le classifiche. In totale sono 85 le città prese in considerazione.
L’indagine si inserisce nel filone di studi sulla ‘life satisfaction’ e misura diversi aspetti: la percezione della qualità della vita nella propria città, sia in termini generali che rispetto a specifiche dimensioni (lavoro, servizi pubblici, sicurezza, ambiente, amministrazione locale eccetera); le opinioni sulla capacità inclusiva della città; il sostegno da parte delle reti sociali e la fiducia verso i propri concittadini; le opportunità offerte dalla città, come trovare un buon lavoro e un alloggio. Genova è messa male in quasi tutti questi aspetti.
Addirittura il capoluogo ligure è nelle ultime quindici città ritenute un buon posto per vivere per famiglie con bambini piccoli, immigrati da altri paesi e minoranze etniche.
Soddisfazione? Non troppo
Tra le città italiane con percentuali più alte (superiori al 90%) di persone che si considerano molto o abbastanza soddisfatte di vivere nella propria città troviamo Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano/Bozen. Queste percentuali sono simili a quelle di varie città dell’Europa del Nord e di molte città afferenti sia all’Europa occidentale che all’Europa dell’Est, dove si registrano livelli mediamente alti di soddisfazione. I genovesi si dicono soddisfatti di vivere in città per l’83,1%, un dato superiore al grado di soddisfazione sul quartiere in cui vivono (81,4%).
La percentuale scende ancora al 78,6% se la domanda riguarda la sfera personale: la soddisfazione per la vita che si conduce.
Il 77,7% invece si reputa soddisfatto della situazione finanziaria del proprio nucleo familiare.
Va detto che, però, questa classifica vede percentuali molto alte e Genova si attesta 62esima per grado di soddisfazione generale.
Solo il 19,4% ritiene che rispetto a cinque anni fa la qualità della vita in città sia migliorata, un dato che vale il 59esimo posto. Ben il 42,2% pensa che invece la qualità della vita sia peggiorata, un dato da fondo classifica che Genova condivide con diverse città italiane (Milano compresa).
Qualità ed efficienza dei servizi pubblici? Un mezzo disastro
I genovesi sono nelle ultime dieci posizioni per la percezione dell’efficienza dei servizi pubblici in città alla pari di Roma, Firenze, Perugia, Milano, Torino, Venezia. I valori più alti sono invece rilevati nelle altre città del Nord Italia, che presentano valori simili a molte città tedesche, francesi, spagnole e dell’Europa dell’Est.
Questi i valori percentuali di persone soddisfatte delle varie categorie. Si salva solo la cultura, con il picco più basso nella pulizia della città con Genova sest’ultima nella classifica globale.
Trasporti 52,5%
Spazi verdi 39,1%
Infrastrutture sportive 40,2%
Infrastrutture culturali 68,8%
Scuole e altri servizi di formazione 51,4%
Servizi sanitari, medici e ospedali 50,8%
Spazi pubblici 53,7%
Pulizia della città 19,9%
Tanto per fare un paragone con l’Europa: per quanto riguarda i servizi sanitari, medici e ospedali, la soddisfazione maggiore si osserva nelle città del Benelux, nelle due città austriache di Vienna e Graz e in molte città tedesche, austriache e francesi. Le percentuali più elevate di cittadini soddisfatti per questi servizi sono quelli della città belga di Anversa (con il 91,2% di soddisfatti), seguita da Groninga (Paesi Bassi), Liegi (Belgio), Lussemburgo, Amsterdam (Olanda) e Monaco (Germania).
La soddisfazione per i trasporti pubblici locali è anch’esso un aspetto chiave della soddisfazione verso la propria città data la rilevanza dei servizi offerti e delle infrastrutture presenti sul territorio. Le città italiane con le percentuali più alte di abitanti soddisfatti per il trasporto pubblico (superiori all’80%) sono Milano (con l’81,9%), Trieste (81,8%) e Bolzano/Bozen (81,5%). Questi valori sono simili a quelli di Monaco, Bordeaux e Amsterdam, mentre la prima in graduatoria risulta essere Vienna, con l’89,7%. Se si considera la soddisfazione per la disponibilità di spazi verdi, questa varia dal massimo della città svedese di Malmö (con il 91,7% di popolazione soddisfatta) al minimo di Reggio di Calabria (14%).
La pulizia della città è un elemento che appare problematico per la maggior parte dei residenti delle città italiane. In circa il 75% delle città italiane, infatti, meno della metà degli abitanti si ritiene soddisfatta per la pulizia della propria città. In cima alla graduatoria delle città più apprezzate dai residenti per la loro pulizia si colloca Lussemburgo (92,8%), mentre presentano percentuali elevate di soddisfazione (superiori al 70%) anche le città baltiche, quelle dei paesi scandinavi e alcune città francesi, tedesche, austriache e rumene.
Per quanto riguarda le infrastrutture culturali, come sale da concerto, teatri, musei e biblioteche, nei contesti urbani italiani le quote più ampie di soddisfatti per questi servizi (superiori al 79%) sono rilevate a Milano, Trento, Bergamo, Bologna, Parma, Brescia, Trieste, Bolzano/Bozen, Firenze e Verona. Con quote importanti ma leggermente più basse di soddisfatti per i servizi culturali troviamo Torino, Venezia, Roma, Genova, Perugia e Cagliari – valori simili sono rilevati a Sofia, Lisbona e Bucarest. Nel resto d’Europa, le quote più ampie di soddisfatti per i servizi culturali sono rilevate a Vienna (con il 90,3%), seguita da Groninga (Paesi Bassi), Amburgo (Germania), Parigi (Francia).
Camminare di notte, che paura!
Genova è tra le città in cui le persone si sentono meno sicure di camminare da sole di notte: solo il 28,8% si reputa sicuro in città. La percentuale sale al 55% se la domanda riguarda il quartiere in cui si vive. Per fare un paragone, ai primi posti di questa classifica ci sono Copenhagen con l’86,5%, seguita da Oviedo e Lubiana. Per arrivare alla prima città italiana bisogna scendere al 48° posto dove si trova Verona (63%).
Qualità dell’aria e rumore, metà classifica
La qualità dell’aria rappresenta un fattore capace di influenzare il benessere soggettivo e la soddisfazione espressa per la propria vita e nell’indagine è stato chiesto agli individui di indicare il proprio livello di soddisfazione per la qualità dell’aria della propria città. Ai primi due posti di questa classifica troviamo Cagliari e Sassari (con, rispettivamente, il 90,9% e l’89,5% di residenti soddisfatti per la qualità dell’aria), seguite da Helsinki (Finlandia), Rostock (Germania), Reggio di Calabria, Oulu (Finlandia), Aalborg (Danimarca), Bialystok (Polonia), Perugia. I genovesi si fermano al 58,5%.
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, la percentuale di persone soddisfatte per i livelli di rumore scende al 43,6%.
Mezzi di trasporto, Genova prima in Europa per uso di motocicli
La motocicletta è usata molto meno rispetto all’automobile. Le percentuali più alte di abitanti che la indicano come mezzo di trasporto preferenziale sono in gran parte rilevate in città italiane: la prima di questa graduatoria è Genova (con il 23,1% di residenti che la usano spesso), seguita da Firenze, Trieste, Catania e Napoli.
Giudizio sull’amministrazione pubblica
Non troppo efficiente rispetto alla percezione degli altri cittadini. Almeno è quello che emerge dall’indagine che vede Genova nelle ultime 12 posizioni sul giudizio di efficienza dell’amministrazione pubblica. Però solo il 22,9% dei genovesi ritiene che ci sia della corruzione.
Trovare lavoro e un alloggio a buon prezzo, un problema
La quota di persone che ritiene sia facile trovare un buon lavoro nella città oscilla dal minimo rappresentato da Reggio di Calabria e Taranto (1,6% in entrambe) al massimo rappresentato da Praga (75%). In Italia, si osserva una forte polarazzazione tra sei città del Nord (dove oltre la metà della popolazione pensa sia facile trovare un buon lavoro) e una maggioranza di città dove invece meno della metà della popolazione residente la pensa in questo modo. Le prime sei città sono rappresentate da Bolzano/Bozen (con il 72,3% di cittadini sicuri che sia semplice trovare un lavoro soddisfacente), Milano, Trento, Brescia, Parma e Bergamo. In tutte la altre città italiane considerate, le percentuali sono inferiori al 50%. Genova si attesta al 16,6%. Anche trovare un buon alloggio a prezzo ragionevole è ritenuto difficile. Solo il 22,8% pensa che sia possibile.
Fiducia: meglio il quartiere della città
La fiducia verso il prossimo e l’inserimento degli individui in reti sociali di supporto rappresentano dimensioni importanti del benessere soggettivo e della qualità della vita. Dai dati dell’indagine, emerge che i livelli di fiducia verso la maggior parte delle persone della propria città sono piuttosto elevati nell’Ue.
Tuttavia a Genova, ma è un dato comune nelle grandi città italiane, meno della metà delle persone si fida dei propri concittadini (45,8%). La percentuale sale al 69,1% se si parla del quartiere in cui l’intervistato vive.
In tutte le città esaminate, la maggior parte degli abitanti concorda nel ritenere la propria città un buon posto per vivere. La situazione è più complessa se si considerano diversi gruppi di persone per le quali la città può rappresentare un buon luogo dove vivere. In molti casi, meno della metà della popolazione ritiene che la città sia un buon posto per vivere per la popolazione immigrata. Addirittura, come detto all’inizio, Genova è nelle ultime quindici città per famiglie con bambini piccoli, immigrati da altri paesi e minoranze etniche.