Genova. Quando le forze dell’ordine e i soccorsi hanno trovato il corpo senza vita di un uomo di circa 30 anni, nella serata di sabato 29 giugno, tra i palazzi di corso Magellano a Sampierdarena, hanno inizialmente pensato a un suicidio.
Ma l’ipotesi del gesto volontario, pur essendo ancora presa in considerazione come probabile, non è la sola. Alcune circostanze hanno portato i carabinieri, su disposizione della procura, a indagare più a fondo sull’evento tragico.
Il morto era un cittadino di origine ecuadoriana. Il suo cadavere stato notato intorno alle 23.30 di sabato sera nello spiazzo tra alcuni condomini tra via La Spezia e Corso Magellano, poco distante dall’ospedale Villa Scassi.
Quando sono intervenuti i soccorsi non c’era già più nulla da fare. A fare scattare gli approfondimenti degli inquirenti il fatto che alcuni sui oggetti personali siano stati trovati lontano dal corpo.
Ad ogni modo la procura ha anche disposto l’autopsia che sarà eseguita già nella giornata di domani. Saranno inoltre analizzate le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza puntate sulle strade vicino al luogo del decesso.
Circa un mese fa un’altra morte simile era avvenuta sempre in circostanze misteriose, a Genova. Un giocatore di basket di nazionalità lituana era stato trovato senza vita sotto al Ponte Monumentale.