Compensazione

Marassi, il piano del Comune per gli assi di forza: 137 parcheggi gratis in più in zona stadio

L'assessore Campora: "L'attuale park di interscambio verrà liberalizzato". E apre a nuove modifiche al progetto: "Su corso Sardegna possiamo ancora tornare indietro"

parcheggio park interscambio marassi

Genova. Un nuovo parcheggio pubblico gratuito da 137 posti a Marassi, nei pressi dello stadio, per compensare i posti auto che si perderanno a causa degli assi di forza. Lo ha annunciato l’assessore comunale alla Mobilità Matteo Campora durante la commissione in Municipio Bassa Valbisagno per fare il punto sulla futura rivoluzione del trasporto pubblico nel quartiere che produrrà tagli ai percorsi delle linee collinari ma anche un riassetto complessivo della viabilità e della sosta.

Si tratta del parcheggio di interscambio di via Angeli del Fango, sulla copertura del Bisagno di fronte a piazzale Marassi, oggi accessibile senza pagare solo dagli abbonati Amt. Da tempo Tursi sta valutando di cambiarne le regole di fruizione, visto anche l’uso molto scarso. “Quel parcheggio verrà liberalizzato – ha annunciato adesso Campora – e verrà aperto alla cittadinanza. Nasce come park di interscambio, ma verrà sostituito dal nuovo parcheggio di Genova Est, dove chi uscirà dall’autostrada troverà 450 posti”. Anche se, ribadisce l’assessore, nella struttura che nascerà in via Bobbio “si valuterà di destinare una certa quota di stalli ai residenti”.

La novità non sarà immediata, anche perché si prevede che il piazzale possa essere convertito a deposito all’aperto per i bus Amt sfrattati dal cantiere alla rimessa Gavette. L’obiettivo del Comune è offrire uno sfogo ai residenti di Marassi quando inizieranno i lavori dell’asse di forza centrale, cioè “tra dieci mesi” secondo Campora. Quindi c’è tempo fino al 2025. Ma questa soluzione diventerà probabilmente definitiva nell’ottica di compensare il disagio generato dal taglio di decine di stalli tra corso Sardegna e piazza Galileo Ferraris, dove verrà creato il nuovo capolinea per i bus da 18 metri e le linee collinari della Bassa Valbisagno.

Per il resto, clima infuocato nella sala consiliare di piazza Manzoni dove decine di residenti, insieme all’opposizione in Municipio, hanno contestato ancora le scelte del Comune. Sotto accusa la revisione della rete che costringerà gli utenti di linee come 82 e 356 a cambiare mezzo a Marassi per poter continuare il viaggio verso il centro, ma anche la vicinanza del nuovo capolinea alla scuola di piazza Galileo Ferraris. E, appunto, la perdita di decine di parcheggi, che però Tursi conta di recuperare, anche se non proprio nelle stesse vie. Il circolo Nuova Ecologia e i comitati dei cittadini nelle scorse settimane hanno raccolto 3.200 firme per chiedere di modificare il progetto.

capolinea assi forza marassi ferraris

Progetto che potrebbe ancora cambiare: “Volete mantenere gli alberi secolari o avere più parcheggi? Questa è la scelta – ha detto Campora suscitando le proteste dei cittadini -. Noi non toccheremo gli alberi di corso Sardegna, come ci ha chiesto il Municipio. Ora dovete dirci come volete corso Sardegna, siamo sempre pronti a tornare indietro“. Nel progetto originario, infatti, i bus elettrici sarebbero passati due file di alberi nuovi a centro strada. Nella nuova versione, per salvare le piante esistenti, le corsie riservate ai mezzi pubblici saranno ricavate contromano sul margine sinistro di ciascuna carreggiata, scelta che riduce lo spazio per la sosta e crea apprensione per il transito dei mezzi di soccorso. Però, insiste l’assessore, “fino ai primi mesi del 2026 ci sarà tempo per correggere eventuali errori“.

Nessun passo indietro, tuttavia, sulla necessità di limitare a Marassi i percorsi delle linee collinari e trasbordare i passeggeri sulle linee di forza: “È un concetto voluto dal ministero, in tutti i casi avremo tempi di percorrenza migliori e ci sarà un aumento del servizio pari al 5-10%“, ha ribadito Campora. I comitati avevano chiesto di spostare il capolinea dell’asse Centro a Brignole o Staglieno, ma su questo punto non c’è margine di trattativa. “L’hub è già stato finanziato in piazza Galileo Ferraris, non si può spostare”. Qualche aggiustamento si potrà fare invece su percorsi e frequenze delle nuove collinari.

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