Il verbale

Corruzione, l’ex fidanzata inguaia Signorini: “Diceva che Spinelli gli faceva tante pressioni e in un’occasione gli aveva offerto soldi”

Nella recente informativa inviata alla Procura i finanzieri spiegano che Signorini nell'interrogatorio avrebbe mentito ai magistrati

spinelli signorini

Genova. L’ex presidente del porto Paolo Signorini e l’imprenditore Aldo Spinelli “al di là del divertimento, avevano instaurato un rapporto privilegiato rispetto agli altri operatori portuali. Signorini con me parlava solo di Spinelli”. A dirlo agli inquirenti, sentita come persona informata sui fatti il giorno successivo agli arresti del 7 maggio, è S.D., 50enne dipendente della Regione Liguria, che con Signorini ha un rapporto amicale e sentimentale.

“Signorini mi diceva che essere Presidente dell’AdSP significava ricevere tante pressioni e che fosse molto logorante e che una persona che gli faceva tante pressioni era Spinelli – ha detto ai magistrati – Alla mia domanda di quali fossero tali pressioni di Spinelli lui mi rispondeva che si trattava di pratiche varie e concessioni senza però mai darmi troppi dettagli. Mi diceva che Spinelli lo pressava per delle pratiche di suo interesse”.

Non solo, la donna a cui i magistrati hanno chiesto conto di alcune intercettazioni telefoniche in cui lei parlando con un’amica raccontava che Signorini “si era fatto tirare moltissimo dentro questa vita fatta di lusso sfrenato e di soldi che piovono” e che lei “sapeva tante cose”, ha aggiunto un episodio specifico che colloca intorno alla metà di luglio 2022. La coppia in quel momento si trovava a casa dell’allora presidente dell’Adsp: “Signorini mi fece capire che avrebbe potuto ricevere delle utilità da Spinelli per alcune pratiche di suo interesse. Non ha mai detto esplicitamente che si trattasse di soldi ma ha usato una frase che in quel momento non ho capito e che era la seguente: ‘mi ha paccato’. Quando gli chiesi che significato aveva questa frase lui mi disse che Spinelli gli aveva offerto dei soldi. In quel momento ebbi la sensazione che lui avesse accettato l’offerta per il solo fatto che mi avesse esplicitato questa circostanza”. Il periodo coincide con le prime conversazioni di Spinelli che si era offerto di dare 15mila euro a Signorini che era in difficoltà con le spese per il matrimonio della figlia, che lui stesso aveva detto all’imprenditore essergli costato oltre 100mila euro.

La testimonianza della donna è particolarmente rilevante per gli investigatori perché secondo l’accusa è lei che effettua il bonifico per il catering del matrimonio della figlia di Signorini, soldi che lui le restituirà in contanti  in quattro tranches proprio dopo aver ricevuto i soldi da Spinelli. Sul punto i militari della guardia di finanza hanno inviato alla Procura un’ulteriore informativa, datata 10 giugno e depositata agli atti del Riesame, dove ricostruiscono la vicenda anche alla luce degli interrogatori e dell’analisi del telefono sequestrato a Signorini al momento dell’arresto.

E sostengono che ha mentito nell’interrogatorio davanti ai pm che si è svolto in Procura il 27 maggio. Anzitutto ha negato che i soldi restituiti all’amica provenissero da Spinelli, dicendo invece che “erano il provento di alcune vincite al casinò”.

Però, come fanno notare gli investigatori ,Aldo Spinelli ha ammesso nell’interrogatorio di garanzia di aver dato quel denaro a Signorini (“Glieli ho dati – aveva detto l’imprenditore alla gip Paola Faggioni – con la promessa che quest’anno con la tredicesima di Iren me li avrebbe restituiti”) e lo stesso ha fatto il figlio di Spinelli, Roberto: “Me lo ha detto dopo tanto – aveva raccontato – e mi aveva detto ‘Me li ridà’. Gli ho fatto un mazzo tanto. Non penso che glieli abbia ridati, non so”.

Non solo. Signorini ha dichiarato che a S.D. aveva restituito il denaro in parte in contanti e in parte attraverso bonifici. Ma a smentirlo non sono solo le parole dell’amica che ha confermato la restituzione del denaro avvenuta in contanti in quattro tranches tra la fine di luglio e la fine di ottobre 2022 (dato fra l’altro emerso già dalle intercettazioni) ma anche le chat trovate sul telefono sequestrato a Signorini. 

E’ vero che Signorini ha fatto dei bonifici a S.D. ma si tratta di versamenti che nulla c’entrano con i soldi versati per il catering, come ha chiarito anche lei ai magistrati. Si tratta di bonifici molto più recenti, eseguiti tra febbraio e aprile 2024. Soldi che S.D. gli ha chiesto in prestito visto che si trovava in difficoltà economica dopo aver subito una truffa informatica. Si tratta di circa 7mila euro, in tre bonifici distinti, prestati da Signorini a S.D. qualche mese fa quando già era amministratore delegato di Iren, dove fra l’altro la donna sperava di essere assunta proprio grazie a Signorini per poter guadagnare di più. “Quando mi prendi in Iren e mi si alza lo stipendio, ti porto via un week end e pago tutto io”.

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