Genova. L’edificio che dovrebbe ospitare la prossima Casa della salute a Bolzaneto è stato dichiarato a rischio crollo a seguito di un sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco ieri pomeriggio. Durante i controlli sarebbero emerse pesanti criticità strutturali. Lo stabile è stato quindi transennato e il cantiere chiuso in attesa di ulteriori perizie.
Secondo le prime informazioni a destare preoccupazione sarebbe stata la protusione di una colonna portante, cosa che potrebbe aver inficiato la staticità della struttura. Da qui la necessità di evacuare l’area, con tanto di transenne e sbarramento al parcheggio interno dello stabile. Un provvedimento necessario dal punto di vista della sicurezza ma che di fatto interferisce e complica la vita alle tante attività che si trovano nell’altra ala del grande edificio di Bolzaneto.
Nelle prossime ore saranno effettuati nuovi sopralluoghi per verificare l’entità della criticità e capire le cause di questa situazione e, soprattutto, il da farsi: secondo alcune indiscrezioni, infatti, il problema potrebbe essere sorto proprio in relazione alle attività del cantiere che sta di fatto rivoluzionando la struttura di quella parte dello stabile.
Una storia di ritardi
I lavori, presentati in pompa magna il 1 agosto del 2020, in piena campagna elettorale per le regionali del successivo autunno, dovevano terminare nel 2022. Costo dell’intervento 6,5 milioni di euro, in parte finanziati con il Pnrr e in parte messi dal committente, vale a dire Asl3. Poi i ritardi e una data di fine lavori posticipato sempre un po’ più in avanti.
Prima della verifica dei vigili del fuoco la nuova scadenza era stata fissata nel 2025. “Da tempo sappiamo che quel cantiere ha dei problemi seri – commenta il presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo – ora questa notizia con ogni evidenza complica tutto. Serve subito chiarezza, la vallata non po più aspettare. Se questo edificio non va bene ed è rischioso, facciamoci una piazza, uno spazio pubblico, mentre la Casa della salute potrebbe trovare altri spazi, che ci sono ad esempio al Celesia. E visto che nel frattempo sono passati degli anni, venga potenziato il Gallino. La salute dei cittadini non può aspettare. Dalla direzione dei lavori chiederà subito un chiarimento esaustivo”.
Chiarezza che viene richiesta con urgenza anche dai tanti lavoratori che in quel complesso hanno una attività, oggi potenzialmente compromessa dalla chiusura dello cortile interno con relativo accesso laboratori, spazi di lavoro e montacarichi: “Speriamo che si risolva tutto alla veloce – commenta uno di loro – perché così rischiamo la paralisi e soprattutto richiamo danni e mancati introiti. Presto ma anche in sicurezza, vogliamo la certezza che tutto venga sistemato e che non ci siamo rischi per la nostra incolumità e quella dei nostri colleghi e clienti“.