Svolta

Autorità portuale, il commissario Piacenza si è dimesso: al suo posto arriva l’ammiraglio Seno

Indagato per abuso d'ufficio e omessa denuncia, rimarrà come segretario generale: "La priorità è garantire serenità all'ente". Rixi: "Fiduciosi che riuscirà a chiarire tutto"

paolo piacenza

Genova. Il commissario dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza, indagato nell’ambito della maxi inchiesta per corruzione in Liguria, ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto è stato nominato commissario straordinario l’ammiraglio Massimo Seno.

A darne notizia è il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi in una nota: “Prendiamo atto delle dimissioni del dottor Paolo Piacenza dal ruolo di commissario straordinario della Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale. A nome del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti desidero esprimergli riconoscenza per il lavoro svolto e la professionalità dimostrata. Siamo fiduciosi che riuscirà a chiarire gli addebiti, di cui abbiamo letto di recente sulla stampa, e continuerà a distinguersi per qualità e impegno”.

Piacenza rimarrà nel ruolo di segretario generale dell’ente. Le dimissioni da commissario sono state “convenute con il Mit”, spiega l’Autorità portuale in una nota. “La mia priorità –  ha affermato Paolo Piacenza– è garantire la massima serenità all’ente e a tutto il sistema portuale rispetto all’assunzione delle prossime scelte e decisioni strategiche nonché degli atti amministrativi conseguenti in un momento così cruciale per i porti di Genova e Savona. Con lo spirito di servizio che ha sempre contraddistinto il mio operato, da segretario generale garantirò fattiva collaborazione e supporto della struttura al neo nominato commissario per un’ulteriore accelerazione al completamento delle infrastrutture strategiche in corso nel nostro sistema portuale”.

massimo seno ammiraglio

Il ruolo di commissario straordinario, annuncia lo stesso Rixi, è stato affidato all’ammiraglio Massimo Seno. Già comandante della Capitaneria di porto alla Spezia dal 2017 al 2019, oggi è a capo del 2° Reparto Affari giuridici e Servizi d’Istituto presso il Comando generale delle Capitanerie di porto. A lui vanno “i migliori auguri di buon lavoro”.

“Auguri di buon lavoro al nuovo commissario straordinario del Porto di Genova – commenta il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana -. Siamo sicuri che proseguirà la proficua collaborazione con Regione Liguria per portare avanti le istanze di crescita e di sviluppo di uno scalo che rappresenta, insieme a tutto il sistema portuale ligure, uno dei principali asset competitivi della nostra regione e del sistema Paese”.

“A nome personale e della giunta del Comune di Genova, desidero esprimere i miei più sentiti auguri di buon lavoro al nuovo commissario straordinario del Porto di Genova, l’ammiraglio Massimo Seno – dichiara Francesco Maresca, assessore a Porto, Mare e Pesca  del Comune di Genova -. Siamo certi che la sua professionalità e la sua esperienza contribuiranno ad accrescere la già proficua collaborazione con il nostro Ente nell’obiettivo di sviluppare ulteriormente il nostro scalo, punto di riferimento non solo per il sistema portuale della Liguria ma anche italiano ed europeo. Una crescita che non può prescindere da un reciproco scambio positivo con la città e con il territorio anche grazie al compimento dei vari progetti strategici avviati ed a quelli in fase di studio”.

La vicenda giudiziaria

Piacenza risulta indagato per abuso d’ufficio e omessa denuncia per l’occupazione abusiva delle aree dell’ex carbonile di levante da parte di Aldo Spinelli. La prima accusa riguarda  l’incremento tariffario accordato dall’allora presidente dell’Authority, Paolo Emilio Signorini, alla società di Mauro Vianello, titolare del 54,19% delle quote dell’impresa Santa Barbara, attiva nei servizi di prevenzione, vigilanza e antincendio nell’ambito del porto di Genova. Secondo gli investigatori, a fronte di un provvedimento che disponeva l’aumento della tariffa oraria per le prestazioni del servizio integrativo della società, Signorini avrebbe ricevuto da Vianello soldi e regali costosi.

Per quanto riguarda l’occupazione abusiva delle aree dell’ex carbonile, secondo i magistrati Piacenza e la funzionaria Antonella Traverso sapevano bene che quello che stava facendo Spinelli era illegale ma chiusero un occhio perché nessuno voleva “stizzire” l’imprenditore. Dall’inchiesta emergerebbe che i due avevano provato a chiedere di liberare una parte dell’area – che è ancora formalmente di Enel – ma l’84enne imprenditore voleva fare di testa sua e tutti si preoccupavano di “sanare” ex post la situazione in attesa che fosse approvata la concessione per cui pressava.

Le prossime mosse

Da un paio di settimane a Palazzo San Giorgio sono arrivati gli ispettori inviati dal ministero dei Trasporti per fare luce proprio sulle concessioni e verificare l’eventuale presenza di atti illeciti che potrebbero invalidare una serie di procedure in corso. Un’attività che, secondo quanto riferito da Salvini in Parlamento, si concluderà entro quattro mesi. Nel frattempo il governo dovrà incaricare un nuovo presidente, anche se Rixi ha previsto tempi lunghi. Uno dei nodi è di natura politica: la prassi vuole che la nomina avvenga d’intesa col presidente della Regione, ma la situazione di incertezza legata all’impedimento di Giovanni Toti, dal 7 maggio agli arresti domiciliari, non consente di operare in serenità. Fondamentali saranno quindi le prossime settimane, anche per il futuro del porto di Genova.

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