Genova. La domenica sportiva del calcio genovese – l’accesso matematico della Sampdoria ai playoff della serie B e il pareggio strappato a San Siro per il Genoa – è stata messa in ombra dalla declinazione violenta del tifo da parte dei supporter delle due società: un blitz violento di sampdoriani nel ritrovo dei rossoblù e poi un club blucerchiato distrutto dall’opposta tifoseria. Tutto in poche ore.
Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio in piazza Alimonda. Qui, dopo il match Samp-Reggiana, un gruppo di Ultras, un centinaio di persone, ha assaltato alcuni genoani che erano riuniti a vedere la partita del Grifone contro il Milan, in trasferta. I tifosi sampdoriani erano armati di spranghe e bastoni.
Sul posto si sono dirette le forze dell’ordine, spostate con il “servizio stadio” nel giro di pochi minuti. Oltre al reparto mobile, i dirigenti della Digos. Al loro arrivo i tifosi blucerchiati si sono scagliati mezzi e agenti, anche lanciando bottiglie. Alcune persone erano a volto coperto.
Negli scontri una dirigente della Questura e un altro funzionario di polizia arrivato da Torino sono rimasti feriti con rispettivamente 20 e 3 giorni di prognosi.
Sono subito scattate le indagini su quanto accaduto. Secondo le forze dell’ordine alcuni degli Ultras a far scattare gli scontri avevano già precedenti specifici. Ad ogni modo sono stati raccolte le numerose registrazioni delle telecamere di videosorveglianza della zona sia i tanti video amatoriali girati da cittadini residenti. Copiosa anche la documentazione raccolta dalla polizia scientifica.
Secondo alcune ricostruzioni i blucerchiati avevano aggredito i genoani perché durante il match a Marassi si era diffusa la voce di un ultra della Samp su cui i rossoblù si erano scagliati. Di qui la reazione.
Poi nella tarda serata una nuova rappresaglia: un gruppo di ultrà del Genoa, forse tornati dalla partita a Milano, si è diretto in piazzale Adriatico, in Val Bisagno. Dopo una riunione in strada è avvenuta la devastazione della sede degli Ultras Tito Cucchiaroni.
Sul posto sono attivati polizia, digos, e carabinieri oltre ai vigili del fuoco, chiamati quando è stata data alle fiamme una bandiera blucerchiata. I tifosi autori del danneggiamento sono stati allontanati. La polizia scientifica ha predisposto i rilievi del locale, posto sotto sequestro, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Attive indagini anche da parte della digos.