Genova. Via libera alla gara per la progettazione del moving walkway, il sistema di collegamento – in sostanza un tapis roulant – tra l’aeroporto di Genova e la futura stazione ferroviaria che sorgerà in via Siffredi. Il Comune, con un atto dirigenziale, ha approvato l’indizione di una procedura a evidenza pubblica suddivisa in due lotti, il primo relativo alla progettazione di fattibilità tecnico-economica, compreso coordinamento della sicurezza e rilievi, e il secondo per la gestione della sicurezza in cantiere.
Si tratta del primo atto concreto dopo l’accordo firmato il 15 aprile a Palazzo San Giorgio da Autorità portuale, Rfi, Comune di Genova, Regione Liguria, Aeroporto ed Enac. Le risorse per la progettazione, un milione e mezzo di euro, le anticipa l’Authority a Palazzo Tursi, anche se poi le rimborserà Rfi con fondi ricevuti dal ministero dei Trasporti. Il Mit dovrà anche coprire i costi della realizzazione dell’opera, stimati in 27,5 milioni di euro, che saranno messi a disposizione del Comune con una convenzione ad hoc che arriverà in una seconda fase.
L’obiettivo è completare il collegamento entro la messa in esercizio della stazione di Genova Aeroporto-Erzelli, prevista per dicembre 2025 secondo le previsioni di Rfi. Con una durata dei lavori stimata in 12 mesi bisognerebbe quindi aprire il cantiere entro la fine dell’anno per arrivare puntuali al traguardo, anche se i tempi indicati nel capitolato d’appalto non si conciliano agevolmente con queste scadenze, stimando circa 7 mesi per espletare tutto l’iter di progettazione. Insomma, per non accumulare ritardo i lavori andrebbero affidati immediatamente.
Il moving walkway – che sostituisce di fatto il primo segmento della funicolare per Erzelli, progetto ancora valido per la parte a monte – prevede un tracciato di circa 640 metri, interamente in viadotto e al coperto, con campata tipica di 42,5 metri e altezza da terra di circa 6 metri. Per ogni senso di marcia ci saranno un tappeto mobile e una corsia pedonale, per una larghezza di impalcato pari a 8 metri totali. La velocità del tapis roulant sarà di 0,75 metri al secondo, pari a 2,7 km/h: in pratica, camminando a passo normale, si percorrerà il tragitto in 6-7 minuti, tempo che aumenterebbe a 14 minuti stando fermi. Certo, il people mover sarebbe ben più veloce (circa un minuto e mezzo), ma per realizzarlo servirebbero più soldi e soprattutto più tempo.
Il sistema sarà in grado di trasportare 6mila passeggeri all’ora in ciascuna direzione. Sono previste in tutto 9 uscite, alcune attrezzate con scale mobili e ascensori. Lungo il tragitto potrebbero sorgere nuovi edifici con diverse funzioni, tra cui parcheggi e un hub dedicato proprio ai crocieristi. Un sistema di passerelle assicurerà il collegamento con la stazione ferroviaria e con la stazione della funicolare che porterà al parco tecnologico di Erzelli.
Ma chi si occuperà della gestione e manutenzione dell’impianto? La società Aeroporto di Genova, secondo quanto prevede l’accordo firmato un mese fa a San Giorgio. La sostenibilità economica futura verrebbe garantita anche dalla costruzione dei nuovi parcheggi collegati dal moving walkway. La connessione alla stazione ferroviaria avverrebbe tramite una passerella, già compresa nel progetto di Rfi approvato in conferenza dei servizi, che rimarrà di proprietà delle Ferrovie ma verrà data in concessione all’Aeroporto, che dovrà provvedere anche in questo caso alla manutenzione.
Il progetto moving walkway si inquadra nel più ampio disegno per trasformare l’aeroporto in un hub al servizio soprattutto dei crocieristi. L’obiettivo è raddoppiare la quota di passeggeri che oggi si imbarcano a Genova arrivando in treno (sono meno del 10%). Con un treno ogni 15 minuti (secondo il piano d’esercizio del nodo ferroviario una volta terminati i lavori di potenziamento) si arriverà nella stazione ribattezzata Genova Piazza Principe Marittima, che sarà dotata di un collegamento pedonale attrezzato, lungo circa 300 metri, con ascensori e scale mobili per arrivare direttamente al terminal crociere. Questo upgrade, però, non è compreso nell’accordo firmato e le risorse sono al momento da quantificare.