La sentenza

Presunte estorsioni al Genoa, assolti Massimo Leopizzi e gli altri 13 imputati: “Anni da incubo ma noi volevamo solo il bene del Genoa”

L'accusa aveva chiesto complessivamente 33 anni di carcere per 14 dei 15 imputati. Leopizzi: "Tribunale coraggioso, il processo era contro di me"

Genova. Il tribunale di Genova ha assolto tutti e 14 gli imputati nel processo per associazione per delinquere finalizzata a far pressioni sulla società guidata allora dal presidente Enrico Preziosi.

Secondo l’accusa gli imputati si sarebbero resi responsabili di diversi episodi violenti. Per l’accusa Massimo Leopizzi e Arthur Marashi erano i ‘capi’ dell’associazione che ricattava di fatto il Genoa garantendo la ‘pace del tifo’ in cambio di denaro gestito attraverso la società Sicurart di cui era amministratore Marashi e socio occulto Massimo Leopizzi. Ma per il collegio non c’e stata alcuna associazione per delinquere e sul punto ha assolto i 14 imputati con formula piena. Sulle estorsioni invece l’assoluzione è stata pronunciata con la formula dubitativa del secondo comma (insufficienza di prove). Per la maggior parte delle violenze private il tribunale il fatto c’era (per esempio le pressioni sui giocatori o il pullman del Genoa fermato all’aeroporto) il fatto c’era ma non essendoci l’aggravante non era possibile procedere senza la querela delle vittime.

I sostituti procuratori Francesca Rombolà e Giancarlo Vona avevano chiesto oltre 33 anni complessivi di carcere per 14 dei 15 imputati. Per Massimo Leopizzi, considerato il capo dell’associazione, aveva chiesto 8 anni di carcere.

Lacrime in aula tra gli imputati. In particolare Davide Traverso, difeso da Riccardo Lamonaca, è scoppiato in un pianto liberatorio. Dopo la sentenza gli imputati fuori dall’aula si sono abbracciati a lungo e hanno ricordato “gli anni da incubo” trascorsi. “Sono stati quattro anni da incubo – ha detto Traverso – che non auguro a nessuno e questa sentenza dimostra che avevamo ragione quando dicevamo che volevamo solo il bene del Genoa”

“La gioia e la felicità di questo momento rispecchiano la tranquillità che ho sempre avuto – ha commentato a caldo Massimo Leopizzi. Non era un processo contro i tifosi ma mirato nei miei confronti e in quelli di Marashi”.  “Aaprezzo il coraggio della corte e la cosa che più di tutto ho patito in questi sette anni è stato l’accanimento mediatico che non è andato a fondo delle vicende ma ha ascoltato solo una campana che nche era accanita contro gli imputati”.

“È stata dura portare avanti in questi anni quest’accusa pesantissima” aggiunge Fabrizio Fileni. “Le nostre attività sono state sempre lecite perché contestare quello che è oggi l’ex presidente non è un reato e credo che se oggi  i genoani vivono di questo momento di gloria è dovuto anche e soprattutto a questi 18 che ci hanno messo la faccia per mandare via Preziosi”.

Gli imputati erano difesi tra gli altri gli avvocati Stefano Sambugaro, Riccardo Lamonaca, Aldo Nappi, Giuseppe Sciacchitano, Mauro Casu, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Stefano Ganci, Davide Paltrinieri, Riccardo Passeggi e Laura Tartarini.

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