L'interrogatorio

Corruzione, Spinelli alla giudice: “Toti si è venduto cose che non ha fatto”. I finanziamenti? “Tutto regolare, davo una mano a chi me la chiedeva, anche al Pd”

Sul Rinfuse "avevamo risanato e salvato i posti di lavoro. Sono un cittadino che paga 11 milioni di tasse, a chi altro dovevo rivolgermi visto che l'autorità portuale non faceva niente?"

spinelli quad porto

Genova. Sulla pratica del Terminal Rinfuse “Toti non ha fatto niente, perché quando si è mosso la pratica era già stata ratificata” ha solo “millantato” dice Spinelli. “Si è venduto cose che non aveva fatto”. Il riferimento è al rinnovo per 30 anni della concessione dell’area, rinnovo che l’imprenditore difende senza esitazioni: “Abbiamo salvato posti di lavoro, abbiamo fatto tutto quello che l’Autorità Portuale ci ha detto di fare, abbiamo asfaltato, abbiamo  pagato, risanato tutti i debiti che aveva l’ex concessionario e non mi prorogano la concessione? Io come posso andare avanti?”. Al pubblico ministero che gli chiede se abbia chiesto aiuto a Toti per avere la concessione, lui replica: “Scusi, io sono un cittadino dello Stato, pago 11.000.000 di tasse all’anno… a chi mi rivolgevo? Toti è il presidente della Regione, a chi altro dovevo rivolgermi, visto che l’autorità portuale non faceva niente?”. 

Toti – ha spiegato Spinelli alla gip Paola Faggioni e al pubblico ministero Luca Monteverde nell’interrogatorio di garanzia di lunedì – “si è venduto cose che non erano vere, perché non ha fatto niente”. Il pm chiede chiarimenti visto che Spinelli ha ammesso il pagamento di 40mila avvenuto nel dicembre 2021 per il comitato Toti dopo il via libera alla proroga. E lui dice “Va bene, perché si era mosso, non ha fatto niente però si è mosso..Ha telefonato, ha fatto… beh è il presidente della Regione Liguria come mi rivolgevo a Burlando quando avevo dei problemi”.

Il pm gli chiede dell’incontro in barca di del primo dicembre 2021 il giorno precedente l’approvazione della pratica  al termine del quale Toti al telefono con una collaboratrice dopo l’incontro dice ‘Spinelli ci dà i soldi’.   Perché Toti dice quella frase? Gli chiede il pm. “Perché parla troppo, parla a vanvera scusi il termine. Le cose elettorali le ho sempre date a lui, abbiamo fatto il Festival della Scienza, abbiamo fatto il Festival dei Fiori, abbiamo alle chiese dato contributi, ho fatto il Palazzo di San Lorenzo… la chiesa di San Lorenzo”.

La procura insiste e chiede se il finanziamento da 40mila euro era il “ringraziamento” per l’interessamento del presidente. A quel punto Spinelli, che poco prima aveva confermato il pagamento “ufficiale, tutto regolare” dei “40mila euro divisi tra le quattro società” va in confusione e si mette a parlere delle “cene elettorali”. .E allora il tentativo di dare i soldi al comitato Toti attraverso la Icon? “Eh ma non me li hanno fatti dare perché non si poteva, non abbiamo fatto niente”.

Anche sulla spiaggia di punta dell’Olmo “Toti millantava” quando lo ha chiamato nel marzo 2023 dicendo che ‘Abbiamo risolto il problema di tuo figlio, ora facciamo la pratica, si può costruire”.  Al che Spinelli risponde: “Ma non è assolutamente vero, lui non ha fatto proprio niente, non ha combinato niente”

La giudice e il pm provano ad approfondire, a chiedere conferma della consequenzialità dei fatti, del do ut des che sostiene l’accusa dimostra l’impianto corruttivo sostenuto dall’accusa, ma Spinelli da buon giocatore mescola le carte. “Toti le ha chiesto una mano, un finanziamento? chiede il pm? No, lui mi ha detto: ‘Quando ci saranno le elezioni dammi una mano’ e ho detto l’ho data sempre  L’ho data sempre, l’ho data anche al Partito Democratico, lo ho fatto la campagna elettorale per la Paita, non conoscevo mica”. Spinelli nell’interrogatorio ha anche raccontato “in passato di aver dato i soldi anche a Pannella e alla Bonino, che non conoscevo ma mi arrivò una lettera”. Emma Bonino in una nota ha smentito.

Intanto il presidente Giovanni Toti attraverso il suo avvocato Stefano Savi  ribadisce: “Non ho commesso alcun reato. Ora penso ad arrivare all’interrogatorio preparato per dimostrare la correttezza del mio operato”. Il governatore ai domiciliari da dieci giorni sta mettendo a punto la linea difensiva in vista dell’interrogatorio davanti ai pm di Genova atteso probabilmente per il 27 maggio.
Toti, nella sua casa di Ameglia, in provincia di La Spezia, come è stato riferito, “sta reagendo positivamente. Studia le carte e lavora”. Avrebbe preferito tempi più rapidi per il faccia a faccia con i magistrati, ma “aspetta”.

leggi anche
Generico maggio 2024
Misunderstanding
Corruzione, l’interrogatorio di Spinelli Jr. è un caso: smentita sui “finanziamenti illeciti” attribuiti a Toti
toti arrestato
Le indagini
Corruzione in Liguria, il doppio filone degli interrogatori: 14 testimoni sentiti nella caserma della guardia di finanza
Spinelli tribunale interrogatorio
Il retroscena
Corruzione, la sofferenza di Aldo Spinelli nella sua prigione dorata: “Si sente solo, vorrebbe tornare a lavorare”
Roberto Spinelli tribunale Vaccaro
La decisione
Corruzione, Aldo Spinelli resta ai domiciliari: respinta l’istanza di revoca. Chiarito il giallo sull’interrogatorio del figlio: parlava di “finanziamenti leciti”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.