Genova. “Eh ma sono solo stelin, se non ho qualche amica o qualche ami… “. Dopo la rottura dell’ultima relazione con una giovanissima donna, l’imprenditore Aldo Spinelli si sfoga in una telefonata con il figlio Roberto. Si sente solo e cerca un po’ di conforto. Roberto però gli risponde con pragmatismo: “Però papa, scusa, tu la tua vita l’hai impostata così, cioè tu non hai mai creato delle amicizie vere e solide, tu hai sempre fatto cose per opportunismo, mi viene bene X (ndr) perché mi porta a Montecarlo, poi mi viene bene Y (Ndr…) perché mi porta a Montecarlo, poi mi viene bene quell’altro perché…Cioè non hai costruito dei rapporti, li hai sempre, hai sempre vissuto…mm…mettendo te al centro di tutto, ok?…Hai sempre guardato, hai sempre ragionato da un punto di vista della, della dell’opportunità no?…
Il quadro che esce dell’84enne Aldo Spinelli dalle migliaia di pagine che costituiscono le carte dell’inchiesta sulla corruzione è quello di un uomo frenetico nel lavoro e negli affari, nel chiedere e fare pressioni per ottenere le aree che per lui sono indispensabili (“non sappiamo più dove scaricare”, “c’ho le navi ferme”), di un uomo che si circonda di lusso e che quel lusso lo condivide con gli amici, che “paga tutti” i partiti da destra a sinistra, che gioca forte al casinò e che si circonda di donne. Anche se poi racconta di sentirsi solo.
Tra le donne dell’imprenditore c’è la giovane proprietaria di un bar che Spinelli riempie di regali e che per lungo tempo frequenta e si porta spesso durante i suoi viaggi. Un rapporto che a un certo punto però diventa per lui troppo soffocante: “Mi chiede sempre dove andiamo – confida in una telefonata a Paolo Signorini – io le ho detto ‘hai 26 anni, fatti la tua vita ci vediamo’, quando ne abbiamo voglia, ma io ho i miei giri, a Montecarlo sono 10-15 anni che ho i miei giri”. “E’ troppo impegnativo Paolo troppo! e ti chiama 4, 5 volte al giorno…dove andiamo….cosa facciamo…”
E quando la ragazza si mostra gelosa per la sua assenza, vale a dire per i viaggi che secondo l’accusa rappresentano i favori dell’imprenditore agli amici (a cominciare proprio da Signorini, per il quale Spinelli paga viaggi a Montecarlo e regali alle sue amiche), lui le risponde: “Era un impegno di lavoro eh, gioia. Mica un impegno da niente. Io devo curare le pubbliche relazioni con i clienti importanti che ho, gioia“.
E questa giovane amica di Spinelli suscita la preoccupazione del figlio Roberto, come “O sciò Aldo” confida sempre all’ex presidente del porto: “Mio figlio figurati, vuole che andiamo dal notaio lunedì a fare tutte le cose li perché ‘patto sanguigno’… “ e ripete a Signorini le frasi del figlio ‘Se tu la metti incinta sono rovinato …questa mi prende tutto mi viene nell’azienda, mi prende tutta l’azienda”.
D’altronde Roberto Spinelli non condivideva con il padre neppure i finanziamenti ai partiti politici e si mostrava preoccupato, ma il papà gli rispondeva: “Noi siamo imprenditori, finanziamo tutti”.
Aldo Spinelli, agli arresti domiciliari da martedì, questa mattina è arrivato in tribunale per l’interrogatorio di garanzia e ha risposto alle domande della giudice Paola Faggioni.
“Ho risposto a tutto – tranquilli” ha detto ai cronisti lasciando palazzo di Giustizia. “E’ preoccupato?” gli è stato chiesto “Assolutamente no” la risposta decisa dell’ex presidente del Genoa. “Conta di uscire e tornare in libertà? “Io penso di meritarmela“ ha detto.