L'interrogatorio

Corruzione, Spinelli su Signorini: “I soldi per il matrimonio della figlia? Doveva restituirmeli, ma mi meravigliai non li avesse”

Il Cartier per la fidanzata dell’amico che “non aveva i mezzi”. Sui soggiorni a Montecarlo: “Erano gratis per tutti  miei amici, se giochi è tutto pagato"

spinelli signorini

Genova. L’avvocato Andrea Vernazza gli aveva consigliato di non rispondere alle domande ma l’84enne vulcanico Aldo Spinelli non ci pensa neppure. E nell’interrogatorio di garanzia andato in scena lunedì  ‘O Sciò Aldo’ parla, chiarisce, conferma, smentisce. A volte sembra fare un po’ di confusione ma lui andrebbe avanti per ore. Sarà la giudice Faggioni a fermarlo spiegandogli che potrà poi fare un interrogatorio più approfondito con il pubblico ministero, più avanti. Alla fine Spinelli chiede solo di poter uscire dai domiciliari “per poter lavorare, perché io ho bisogno di lavorare… ho 1.000 e passa persone” e chiede che  “mio fratello che la sera possa venire a casa mia, ha ottant’anni, mi viene a fare compagnia”.

I soldi solo “prestati” e i regali a alla compagna

Nella prima parte dell’interrogatorio di garanzia a Spinelli viene chiesto del suo rapporto l’ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini, in carcere per corruzione nell’ambito della maxi inchiesta per aver ricevuto regali, denaro e viaggi dall’imprenditore in cambio di una spinta per le pratiche che riguardavano le concessioni portuali.

Spinelli dice di avere solo “prestato” i soldi (15mila euro) a Signorini, che nell’interrogatorio definisce più volta un “amico” per il matrimonio della figlia. Gli avevo detto di chiederli al fratello ma mi ha spiegato che non glieli ha dati e allora sono subentrato Mi ha detto che me li restituisce che entro entro luglio che lui prenderà il bonus, la 14esima”.

Alla domanda se è vero che glieli ha dati in contanti prima non ricorda poi ammette “sì, in contanti. “Mi sono meravigliato e gli ho detto: é possibile con lo stipendio che prendi che non c’hai una lira in banca?”. Ma perché in contanti? “Sa perché è un uomo pubblico, capisce? E poi gli ho detto: “Paolo, me li devi restituire” gli ho detto. Spinelli era comunque stupito che “con quello che guadagna, 15-18 al mese”, non li avesse.

Il regalo alla compagna di Signorini, vale a dire il Cartier da 10mila euro ammette di averlo fatto lui: “Sì, ho fatto un regalo alla mia ragazza, scusi il termine, che era una ragazza colombiana di 24 anni universitaria e sono andato da Cartier. Ho detto a Paolo di fare anche lui un regalo alla sua compagna perché anche lei faceva il compleanno e lui mi ha detto ‘Guarda, io non ho i mezzi’ lo sinceramente.. come dire, è un amico, al che gli ho detto che glielo regalavo io.  Sono andato da Cartier e invece di prenderne uno ne ho presi due uguali e gliel’ho regalato sia alla mia ragazza sia alla sua”. 

Gli hotel extralusso? “Se giochi è tutto già pagato”

Ma dice che sono gli unici soldi in contanti che gli ha dato. Anzi gli unici soldi proprio. Nega di avergli pagato gli hotel extralusso a Montecarlo e a Las Vegas “Perché io sono un cliente vip e se giochi è tutto pagato, non solo per Paolo e la sua compagna, ma anche per tanti miei amici che sono venuti a Montecarlo”.

E lo stesso a Las Vegas per il cui viaggio dice che “Signorini se l’è pagato, gli mancavano 2400 euro poi li ha trovati. Poi là è tutto gratis se giochi”. Spinelli dice che i soldi per le fiches li portava lo stesso Signorini: “Glielo garantisco -dice a giudice e pm perché lui andava a cambiare i soldi e se vuole mi manda tre Finanzieri con me, i croupier sono testimoni”. E nonostante il pm gli faccia notare che il Casinò abbia detto che non risulta che Signorini abbia mai utilizzato bancomat o carte di credito, lui insiste: “ Lui giocava sulla carta vip che avevo io, risultava che lui quando andava a cambiare i suoi soldi li mettevano nella carta vip ha capito? “

La promessa di un lavoro a fine mandato

Scio’ Aldo ammette anche di aver promesso all’amico Signorini un lavoro ben retribuito nel gruppo una volta che avesse terminato il mandato all’autorità portuale. “Signor Giudice – spiega – era disperato perché gli finiva il lavoro e gli ho detto: ‘Paolo, finiscila di piangere. Noi abbiamo 18 dirigenti di cui il più giovane sono io che ho 85 anni, un posto di lavoro te lo troviamo stai tranquillo, non ti preoccupare’. Spinelli racconta che Signorini si sta costruendo una vita con la compagna e così lo voleva aiutare: “Si stanno costruendo una vita adesso e allora lui era preoccupato per il domani e gli ho detto – Non ti preoccupare,… tu hai lavorato alla Banca di Italia, hai lavorato al Ministero dei Trasporti, hai fatto le scuole in Svizzera… gente come te non se ne trova in giro da nessuna parte . professionalmente…”. E così gli promise di aprirgli un ufficio a Roma.

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