777 Partners e Gilardino stanno lavorando bene. Errori ce ne sono stati, certo, ma nel complesso si è in linea con i proclami iniziali. Ricordate la paura delle “americanate” quando Wonder parlava di Modello Atalanta? Del Genoa in Europa ne ha parlato di recente anche Blazquez e i primi due step di una lunga strada sono arrivati: subito in Serie A e campionato tranquillo.
Come ci si è arrivati è noto. Fondamentale era stato il cambio da Blessin a Gilardino nel dicembre scorso. Anche se, a dirla tutta, l’allenatore tedesco aveva fatto discretamente in Serie A (aveva preso la squadra dopo il 6 a 1 di Firenze) e sta dimostrando il suo valore in Belgio. Una scelta che quindi non era così “fuori dal mondo” così come si sono rivelate azzeccate intuizioni di mercato su cui all’inizio – sembra increbile ora a ripensarci – molti storcevano il naso: Martinez, Dragusin, Frendrup e Gudmundsson. Gli ultimi due nella rosa retrocessa, il portiere contestato fino alla “notte di Bari” e il difensore una sorta di scarto della Salernitana.
La qualità di base ci vogliono, quindi bravi gli uomini di mercato, ma il lavoro di Gilardino oltre ai risultati sul campo ha portato anche la crescita esponenziale dei singoli, che ora rappresentano un vero e proprio tesoro su cui verosimilmente costruire il mercato e il futuro. Tutti presenti nel campionato di Serie B, non si sono rivelati semplicemente adeguati alla Serie A. Anzi, stanno catalizzando l’attenzione di club di rango superiore a quello rossoblù.
Guardando ai dati del noto portale Trasfermarkt, il valore dei cinque giocatori si è quintuplicato nella gestione Gilardino. Gudmundsson è passato da 2,4 milioni quando era arrivato come sconosciuto ai 16 odierni. Da 3,7 a 10 per Frendrup. Martinez da meno di due milioni a 4 milioni. La sublimazione è stato Dragusin, il cui valore di mercato è passato da 3,5 milioni a 20 milioni. In sostanza, da un totale di 11,5 a 50 milioni.
Poi, come ovvio, le trattative e le logiche di mercato portano ad alzare alcuni prezzi – Dragusin l’esempio lampante-, ecco quindi che Gudmundsson frutterà non meno di 25 milioni qualora partisse a giugno. Crescita della rosa complessiva testimoniata, ad esempio, dal dato di Mattia Bani. Il suo valore di mercato era in costante discesa, dovuta logicamente anche all’età, salvo poi tornare a crescere nell’ultima stagione.
Se sulla fluidità di manovra bisogna ancora lavorare, ma è anche vero che raramente Gilardino ha avuto la squadra al completo, il fatturato in termini di punti e di valorizzazione degli interpreti dovrebbe spingere il club ad accelerare per il prolungamento del contratto. Anche perché a giugno sembra prospettarsi, almeno in Italia, un notevole valzer delle panchine.