Polemica

Sciopero generale, Zangrillo a Genova difende Salvini: “Giusto far rispettare le regole”

Il ministro della Pubblica amministrazione sulla protesta del 17 novembre: "Dai sindacati un brutto messaggio". Poi l'incontro coi ragazzi: "Abbiamo bisogno di giovani"

paolo zangrillo

Genova. “Io condivido la decisione di far rispettare le regole. Le regole vanno rispettate. È chiaro che chi non rispetta le regole poi incorre nelle sanzioni previste”. Così il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, interpellato dai cronisti a margine di un evento al Festival Orientamenti, interviene nella polemica sullo sciopero del 17 novembre, che Cgil e Uil hanno confermato nonostante l’altolà del Garante e nonostante la precettazione arrivata dal ministero dei Trasporti Matteo Salvini.

“Naturalmente i sindacati hanno diritto di scioperare – ha commentato Zangrillo -. Io credo che sarebbe importante, da parte di sindacati rilevanti come la Cgil e la Uil, dare un messaggio agli italiani che le regole si rispettano. C’è stata una pronuncia della commissione di garanzia che ha spiegato in maniera assolutamente esaustiva le ragioni per le quali non ricorrono le condizioni per parlare di sciopero generale. Cgil e Uil hanno risposto dicendo che non gli interessa e vanno avanti per la loro strada: un brutto messaggio, mi dispiace“. Lo ripeto: sindacati importanti come Cgil e Uil penso debbano aiutare le istituzioni a dare il messaggio che le regole vanno rispettate. 

“Sono un po’ dispiaciuto perché questo sciopero è annunciato da due mesi, cioè da prima ancora che fosse scritta la legge di bilancio. Francamente la trovo un’iniziativa un po’ curiosa – ha aggiunto il ministro -. Si è arrivati a questa giornata di protesta avendola pensata ancora quando non c’erano elementi per valutare l’operato del governo”.

Al Festival Orientamenti sono protagonisti i dreamers, testimoni di un sogno trasformato in realtà. “Il mio sogno da giovane era capire quali fossero le mie virtù e i miei talenti, quindi fare un mestiere che mi potesse consentire di divertirmi mentre lavoravo – racconta Zangrillo -. Più o meno ci sono riuscito, ho costruito un percorso che mi ha appagato. Oggi svolgo un ruolo che è un grande onore e una grande responsabilità ed essere qui a Orientamenti a incontrare i giovani è un grande gioia: chi ha maturato esperienze penso debba occuparsi di aiutare i giovani a capire come funziona il mercato del lavoro, le attenzioni che devono avere per costruire il proprio percorso”.

Del resto, ricorda il ministro, “la pubblica amministrazione ha bisogno dei giovani, di avere le nuove generazioni che entrano a far parte della nostra organizzazione. Negli ultimi anni abbiamo perso tantissime persone col blocco del turnover, adesso dobbiamo recuperare dal punto di vista quantitativo e qualitativo, quindi avere persone che ci aiutino a realizzare un percorso di modernizzazione che si traduce nei fatti nella digitalizzazione: i giovani, che sono nativi digitali, ci possono dare un grande aiuto nel velocizzare questo processo di innovazione”.

Inevitabile un pensiero sulla squadra del cuore, presieduta dal fratello Alberto: “Sono contento che il Genoa stia disputando un buon campionato. Il Genoa fa parte della mia vita, è un amore e una fede che mi ha trasferito mio papà. Lo seguo purtroppo a distanza, però è una grande gioia”. Tra i dreamers di Orientamenti c’è anche il difensore rossoblù Mattia Bani: “In tutti gli sport, ma anche tutte le attività umane fatte in gruppo, è importante essere capaci di condividere e fare squadra, è importante comprendere che il contributo di ciascuno deve sommarsi a quello degli altri, quindi non avere un approccio autoreferenziale. Il tema della leadership fondamentale in qualsiasi attività. Io lo dico anche nella pubblica amministrazione: i nostri dirigenti devono essere consapevoli del fatto che significa essere leader e non soltanto persone competenti dal punto di vista tecnico”, conclude Zangrillo.

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