Genova. La prefettura di Genova ha confermato la precettazione per l’ospedale Galliera, in vista dello sciopero di domani, venerdì 17 novembre, precettazione che però sarà ma limitata a sole sei persone. A non poter incrociare le braccia sono sei operatrici del reparto di Ostetricia, un reparto dove non sempre è possibile – per forza di cose – programmare interventi e servizi.
Lo spiega, intervistato dall’agenzia Dire, il direttore generale del nosocomio Francesco Quaglia, al termine dell’incontro in Prefettura. “Dopo la proclamazione dello sciopero – racconta – da legge abbiamo dovuto calcolare i minimi assistenziali per ciascun reparto, secondo quando condiviso anche da un accordo sindacale”.
“E abbiamo visto che in ostetricia non saremmo stati in grado di garantire la copertura di tutti i turni, in un reparto in cui non è tutto programmabile e c’è sempre bisogno di assistenza – aggiunge –
per questo abbiamo chiesto alla Prefettura, e ci è stata concordata, la precettazione di sei unità di personale, necessarie a garantire i livelli minimi assistenziali”.
Ricordiamo che, in vista della protesta del 17 novembre contro la manovra finanziaria, martedì sera il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato la lettera di precettazione per quanto riguarda, appunto, il settore dei trasporti: l’astensione dal lavoro, inizialmente prevista per tutta la giornata, sarà consentita dalle 9 alle 13.
La decisione di Salvini ha fatto scattare l’ira dei sindacati, con il segretario della Cgil, Maurizio Landini che ha parlato di “un atto politico gravissimo”. Nel 2014 l’allora presidente del consiglio Matteo Renzi intervenne dopo che l’allora ministro dei trasporti Maurizio Lupi voleva precettare i ferrovieri. Il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dice: “È un attacco al diritto di sciopero”.
Rimane invece l’astensione di 8 ore a livello nazionale per gli altri settori: pubblico impiego, sanità, scuola, università e ricerca, poste, le attività di servizio collegate come le mense; 4 ore di sciopero invece per i vigili del fuoco (dalle 9 alle 13).
I lavoratori delle rimanenti categorie del settore privato, dall’edilizia ai metalmeccanici al commercio, si mobiliteranno invece venerdì 24, in Liguria e nel Nord.
Sui trasporti, con la precettazione, cambiano dunque gli orari (dalle 9 alle 13): per i treni stop per il personale viaggiante e addetto alla circolazione dei treni; assicurati i treni garantiti, comunicati dalle società come servizi minimi. Nel trasporto pubblico locale si ferma il personale viaggiante di autobus, metropolitana e ferrovia Genova-Casella e anche il restante personale (biglietterie e servizio clienti).
Per i taxi prevista l’astensione della prestazione o parte di essa, sempre al mattino. Scioperano gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas (garantiti i servizi minimi funzionali ad assicurare la sicurezza della circolazione stradale), quelli al trasporto merci e alla logistica e ai porti (garantiti i trasporti di beni e prodotti essenziali), i servizi di autonoleggio con conducente e non e i trasporti funebri.