Assemblea

Nuovo casello di Pegli, parte la mobilitazione dei cittadini: “Progetto con tante criticità, serve chiarezza”

Ma non solo: "Questo è un pezzo del puzzle delle trasformazioni che vogliono imporre su tutto il ponente"

Generico ottobre 2023

Genova. Circa cinquanta persone ieri sera si sono riunite presso il circolo Multedo 193o per discutere e confrontarsi sul progetto del nuovo casello di Pegli, presentato da Autostrade per l’Italia e instradato sul percorso burocratico e tecnico per la valutazione di impatto ambientale.

La assemblea è stata convocata dal Comitato di Quartiere di Multedo, dove di fatto il casello è inserito, ma tra i partecipanti anche diversi rappresentanti dei comitati del ponente genovese, già protagonisti nei mesi scorsi di diverse manifestazioni congiunte: “Il progetto ha tante cose da chiarire – commenta Alberto Bruzzone, rappresentate del comitato – e chiediamo con forza chiarezza e certezze per quanto riguarda la sicurezza e il benessere del quartiere e di chi ci vive”.

Sul “tavolo degli imputati” il tunnel che sarebbe scavato sotto gli impianti di Carmagnani: “Vogliamo capire la sicurezza di quest’opera, sappiamo che quei terreni sono contaminati e hanno un falda molto superficiale, bucare li sotto potrebbe creare un disastro. Perchè non ci sono altre soluzioni?“. Ma non solo: “Se nel progetto si parla apertamente di verifiche agli impianti dei depositi, vuol dire che i depositi non saranno spostati?”, si chiedono i residenti.

Preoccupazione anche per i giardini John Lennon, l’unico polmone verde del quartiere, da sempre punto di riferimento di associazioni, cittadini e attivismo del territorio: secondo il progetto del nuovo casello, la rampa di accesso al tunnel passerà in parte sopra gli spazi attuali, i quali saranno utilizzati anche come area di cantiere: “Quanto dureranno i lavorI? Nel frattempo cosa ne sarà di quei giardini?”.

Durante la serata, però, il discorso si allarga: “Non dobbiamo dimenticarci che su di noi pesa l’incognita della conversione a autoparco dell’area Fondega Sud, che ci era stata promessa come area parco – interviene una residente – mentre nessuno parla più del destino di porto petroli, soprattutto in attesa del nuovo piano regolatore portuale“. La paura dei residenti, infatti, è che il quartiere – che conta più di 4mila anime – venga schiacciato dalle esigenze logistiche e industriali del porto, la cui crescita infrastrutturale potrebbe trovare un rinnovato slancio. E il casello di Pegli, quindi, potrebbe essere solo un piccolo tassello di puzzle più grande e complesso.

“Per questo motivo dobbiamo attivarsi subito su questo progetto, chiedendo chiarimenti, incontri pubblici e facendo le osservazioni tecniche – conclude l’assemblea – ma anche e soprattutto tenere forti legami con tutti i comitati del ponente. Anche questa è una battaglia di tutti”.

All’assemblea erano presenti anche i consiglieri comunali Filippo Bruzzone (RossoVersi), Rita Bruzzone, (Pd) e Fabio Ceraudo (M5s), insieme al consigliere municipale ed ex presidente di municipio Claudio Chiarotti.

leggi anche
Nuovo casello svincolo di Pegli
Eccolo
Casello di Pegli, depositato il progetto definitivo: tunnel sotto Carmagnani e sbocco sull’Aurelia
fondega autoparco
Eccolo
Multedo, il progetto di Autostrade per l’autoparco in area Fondega: conferenza servizi nel 2023
ciclabile casello di pegli
Idea
Casello di Pegli, una pista ciclabile per proteggere i ciclisti dai mezzi pesanti
casello pegli progetto
Il parere
Nuovo casello di Pegli, i dubbi del Ministero della Cultura: “Servono approfondimenti archeologici”
Generico luglio 2024
Taglio del nastro creativo
Multedo, i residenti inaugurano la palestra che non c’è. Pronto esposto contro il nuovo casello di Pegli

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.