Disagi

La fogna invade l’antica creuza, residenti in rivolta a Quezzi: “Nessuno fa niente, ci sentiamo abbandonati”

I liquami arrivano da una struttura legata al circuito dell'accoglienza

Genova. Un torrente in piena che scorre lungo l’antica creuza, arrivando a lambire i portoni dei palazzi e a penetrare nei giardini. Non si tratta però di acqua piovana ma bensì dello scarico di una fogna che qualche giorno sta letteralmente ammorbando in via del Palazzo, sulle alture di Quezzi.

La situazione sembra essere fuori controllo, e i residenti sono in rivolta: “Abbiamo chiamato tutti, nessuno ha fatto ancora nulla – spiegano a Genova24 – l’odore è nauseante e chiaramente abbiamo un problema igienico di salute pubblica, visto che è impossibile non attraversare questo sversamento per raggiungere le nostre case”.

Secondo quanto si è potuto documentare sul posto i liquami sembrerebbero provenire da una struttura confinante con la strada, un tempo gestita e abitata dalle suore della Madonna della Salute, oggi adibita a struttura di accoglienza che ospiterebbe un centinaio di migranti, tra famiglie e adulti. “Evidentemente la struttura non è adatta per questo – raccontano i residenti – così tante persone con i relativi bisogni fisiologici hanno fatto saltare la fossa biologica, che quindi ‘scarica’ per strada diverse volte al giorno al mattino, all’ora di pranzo e alla sera. Insopportabile”.

Lo sversamento delle acque nere sta complicando una situazione già critica relativa alla presenza della struttura di accoglienza: “La zona non è adatta e la convivenza sta diventando veramente difficile – spiegano i residenti – chiediamo che la decisione si rivista, o almeno che ci possa essere un cambio di gestione per gli accessi”.

“C’è un problema impiantistico che risale a diversi anni fa – commentano i responsabili della struttura a Genova24 – fin da subito ci siamo attivati per capirne l’origine. In queste settimane abbiamo già attivato più volte l’autospurgo ma il problema sembra derivare da un’occlusione. E’ già in programma per lunedì prossimo una nuova verifica e un intervento sugli impianti per capire dove intervenire il più rapidamente possibile, cosa che era già in programma da tempo. Una modalità che eviterà di intervenire sulla strada, accorciando i tempi di risoluzione. Il numero delle persone presenti nella struttura, non centra con il problema, visto che è coerente con le planimetrie, il problema deriva dall’obsolescenza dell’impianto”.

“Lunedì per noi è tardi – replicano i residenti – abbiamo la fogna che ci entra in casa, avremmo sperato in un intervento più celere soprattutto visto che è un problema noto da tempo. Inoltre, resta per noi fondamentale che il passaggio in prossimità delle case non venga più utilizzato per l’accesso e l’uscita dalla struttura“.

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