Genova. E’ arrivato a Palazzo di Giustizia poco prima delle 18, accompagnato dal suo avvocato Maurizio Barabino Alessandro Piana che ha chiesto di essere ascoltato in procura dopo che il suo nome è comparso nelle carte dell’inchiesta sui festini vip con escort e cocaina che hanno portato in carcere l’architetto Alessandro Cristilli e l’imprenditore Christian Rosolani.
E’ uscito, sempre insieme all’avvocato, poco più di un’ora dopo , forse un’ora ee mezza. Il tempo certo non lo si conosce visto che il vicepresidente è stato fatto uscire da un’uscita secondaria per evitare i giornalisti, dopo essere stato sentito come persona informata sui fatti direttamente dal procuratore capo di Genova, Nicola Piacente.
Anche il verbale di questo colloquio – come già ieri l’interrogatorio di Jessica Nikolic – è stato secretato. Piana non è indagato ma il suo nome è finito nelle carte dell’inchiesta perché, secondo quanto emerso da alcune intercettazioni, potrebbe aver partecipato a una festa nella notte del primo marzo 2022.
A indicarlo è stata una delle ragazze, già arrestata nei mesi scorsi per estorsione nei confronti di alcuni clienti e altre escort, quella Jessica Nikolic, appunto, che proprio ieri è stata interrogata per cinque ore in procura.
Il vicepresidente Piana ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua estraneità ai fatti. Dal giorno in cui è comparso il suo nome nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Riccardo Ghio, il politico esponente della Lega si è sempre strenuamente difeso. Aveva convocato anche una conferenza stampa fornendo una sorta di ‘alibi’ per ribadire che non solo non conosceva le persone coinvolte nell’inchiesta ma che la sera del 1 marzo era a casa e stava svolgendo una riunione in call.