Molassana

Via Terpi, palazzo ‘si muove’: disposta l’evacuazione, 32 famiglie fuori casa fotogallery

Intervento dei pompieri nel pomeriggio di venerdì al civico 20A dopo l'attivazione dei sensori che monitorano la stabilità dell'edificio, da tempo sotto controllo

Genova. I vigili del fuoco sono intervenuti nel pomeriggio di venerdì in via Terpi, al civico 20a, per verificare la stabilità di uno dei palazzi che affacciano sopra il cantiere dello scolmatore del Bisagno dopo un allarme partito dai sensori di movimento del cantiere di consolidamento del palazzo stesso. Le verifiche hanno portato alla decisione di evacuare il palazzo in via precauzionale, il che significa che 32 famiglie, circa 65 persone, devono lasciare le loro case e spostarsi in un’altra sistemazione.

“Questo è un edificio attenzionato da qualche decennio, perché aveva dei movimenti che venivano controllati anche con sensori di movimento installati anche dall’università – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione civile Sergio Gambino, presente sul posto – in seguito a questi movimenti, il condominio aveva deliberato di effettuare dei lavori di messa in sicurezza che prevedevano il posizionamento di pali a sostegno delle fondamenta. A seguito di questi lavori i sensori hanno riscontrato movimenti anormali della struttura, e l’ingegnere che sta dirigendo i lavori ha ritenuto opportuno far evacuare l’edificio per poi far rientrare gli abitanti in sicurezza”.

La Protezione civile comunale ha trovato una sistemazione in albergo per 6 nuclei familiari composti in tutto da 12 persone (tra cui anche un minorenne e due anziani), mentre le altre 18 famiglie per un totale di 30 persone hanno trovato un’alternativa in autonomia. Per la notte è stato disposto un servizio anti sciacallaggio a presidio degli appartamenti evacuati.

“Non è chiaro quanto questi lavori di messa in sicurezza continuino a muovere la struttura – prosegue Gambino – Non è chiaro ancora neppure quanto gli abitanti resteranno fuori, potrebbe essere sino al completamente dei lavori, e dunque 30 giorni, o meno: dipende se i movimenti continueranno”. Al momento i tecnici della ditta che sta effettuando i lavori “tendono a escludere una relazione con il cantiere per lo scolmatore – ha concluso Gambino – perché il movimento è stato riscontrato durante i lavori di consolidamento delle fondamenta”.

“Al momento abbiamo recuperato i contatti con tutte le persone tranne due nuclei che dobbiamo ancora intercettare, e tre famiglie hanno chiesto assistenza in albergo – ha detto il vicesindaco Pietro Piciocchi, anche lui sul posto – Tutti gli altri si stanno sistemando autonomamente. Da ciò che ci hanno detto i tecnici, i movimenti sono stati provocati dagli scavi per la palificazione finalizzata al consolidamento del palazzo, ma gli accertamenti sono in corso. Cercheremo di stare vicino il più possibile a queste persone, e di accelerare il loro rientro a casa. Tendiamo a escludere che ci siano legami con il cantiere dello scolmatore, non possiamo dire che l’origine del problema siano le esplosioni in cantiere, deve essere fatta un’analisi tecnica”.

L’edificio in questione, come detto, è monitorato da tempo perché sorge su una collina soggetta a movimenti, ed è stato per questo aperto il cantiere per il consolidamento delle fondamenta. Da qualche settimana sono stati installati i sensori, che scattano nel momento in cui rilevano appunto movimenti sospetti, cosa accaduta nel pomeriggio di venerdì: per i sensori il palazzo si è “mosso”, ed è dunque partito l’allarme.

Trattandosi appunto di sensori di movimento relativi alla stabilità strutturale, l’attenzione è massima, e sul posto oltre ai vigili del fuoco è intervenuta anche la Protezione Civile insieme con gli ingegneri del Comune. Gli abitanti del palazzo sono scesi in strada subito in attesa di istruzioni da parte delle autorità, e hanno confermato che è frequente sentire tremori e vibrazioni nel palazzo in concomitanza con le esplosioni nel cantiere. 

“È un palazzo che ha problemi da anni, ed è per questo che abbiamo proceduto con i lavori di consolidamento – ha spiegato l’amministratore di condominio, Stefano Martorana, accorso immediatamente sul posto – ma è tutta la collina che, come è noto, da sempre subisce movimenti e dissesto. Basta guardare i palazzi intorno. Il terreno è argilloso e probabilmente attraversato da una falda. Recentemente abbiamo fatto installare sensori, grazie anche all università, e in questi giorni sono stati registrati continui movimenti di frazioni di millimetro, ma che si continuano a sommare. Per questo, in via esclusivamente precauzionale, i residenti resteranno fuori casa fino al completamento del consolidamento, e se, ovviamente, non usciranno criticità”.

Più informazioni
leggi anche
scolmatore Bisagno cantiere
Preoccupazioni
Scolmatore del Bisagno, Villa: “Serve un percorso di dialogo con cittadini e Municipio”
Via Terpi, palazzo ‘si muove’ e scatta l’allarme: evacuate 31 famiglie
Montesignano
Via Terpi, prima notte fuori casa per gli inquilini del “gigante dai piedi d’argilla”
Via Terpi, palazzo ‘si muove’ e scatta l’allarme: evacuate 31 famiglie
Il punto
Via Terpi, procura in attesa dell’informativa dei pompieri: da capire se “scagionerà” il cantiere dello scolmatore
via terpi palazzo
Passaggio
Palazzo a rischio in via Terpi, procura apre un fascicolo: al vaglio la correlazione con cantiere dello scolmatore
Via Terpi, palazzo ‘si muove’ e scatta l’allarme: evacuate 31 famiglie
Corsa contro il tempo
Palazzo di via Terpi, segnali positivi dai sensori: con i primi lavori i ‘movimenti’ rallentano
Via Terpi, palazzo ‘si muove’ e scatta l’allarme: evacuate 31 famiglie
Al lavoro
Palazzo evacuato in via Terpi, residenti ancora fuori casa: cantiere “intrappolato” dal superbonus
Via Terpi, palazzo ‘si muove’ e scatta l’allarme: evacuate 31 famiglie
Bella notizia
Palazzo evacuato in via Terpi, la fine di un incubo: tutte le famiglie sono rientrate a casa

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.