Genova. 3400 metri quadrati destinati alla vendita su 6400 metri quadri complessivi. 368 nuovi posti auto di cui 146 a disposizione del quartiere e non solo dei clienti del supermercato. 1 area giochi per bambini. 1 milione di euro per lavori di messa in sicurezza del piano di bacino del torrente Chiaravagna.
Sono alcuni dei numeri del nuovo supermercato, anzi, ipermercato a insegna Esselunga che sorgerà a Sestri Ponente, alla Calcinara, in un’area di 12mila metri quadri (la ex Cognetex) oggi in stato di abbandono tra via Hermada e via Albareto, sull’argine destro del torrente Chiaravagna e in una zona ricca di uffici e capannoni industriali.
Il via libera allo sbarco nel ponente cittadino di quello che sarà il terzo Esselunga in città – dopo il punto vendita già aperto ad Albaro e quello in via di costruzione a San Benigno – è arrivato con una recente delibera della giunta comunale che di fatto ha recepito una sentenza del Tar che sbloccava il diritto di Esselunga a costruire su un terreno già da tempo di proprietà del gruppo lombardo della grande distribuzione organizzata.
Il progetto. Il capannone esistente, in stato degrado, sarà demolito. Al suo posto una struttura comunque di volume complessivo dimezzato, “ad alta efficienza energetica”, in cemento, acciaio e vetro. Il progetto, realizzato dallo studio di Genova Canepa e associati, rispecchia quello degli altri due Esselunga cittadini e si allontana dalle classiche strutture a mattoncini “iconiche” che Esselunga ha in altre regioni. L’edificio sarà certificato dal Rina.
In tutto si parla di sei piani, tre dei quali di parcheggi, un – il piano terra – destinato alla vendita, quello sotterraneo agli impianti, gli uffici amministrativi all’ammezzato e poi tre piani di parcheggi. 368 quelli totali, di cui 146 posti destinati ai cittadini di Sestri Ponente. Una quota considerata troppo esigua se si pensa che saranno molte le persone che da altri quartieri arriveranno nella zona per acquistare nel nuovo supermercato.
Per questo, nelle osservazioni degli uffici di viabilità al progetto, era stato suggerito di pensare a una redistribuzione delle quote tra clienti del punto vendita e altri utenti.
Secondo quanto spiegato anche dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova durante l’ultimo consiglio comunale, a spese di Esselunga sarà attuato un piano di rafforzamento e sicurezza del vicino torrente Chiaravagna: un intervento da circa 1 milione di euro. A carico di Esselunga saranno anche diversi oneri di costruzioni che verranno destinati, per legge, ai consorzi di commercianti dei negozi di vicinato.
Contropartite che non sono ritenute sufficienti dalle associazioni di categoria del piccolo commercio. Forte il timore che lo sbarco di un ipermercato – l’ennesimo, a prescindere dall’insegna – possa assestare il colpo ferale a un tessuto già messo in ginocchio da due anni di pandemia e dal caro-energia.