Genova. Nuovo allarme sicurezza lanciato dal sindacato Usb dei vigili del fuoco genovesi dopo il delicato intervento di ieri sera in via Romairone.
“I pompieri sono intervenuti per spegnere un incendio in un capannone fantasma, forse contenente liquidi infiammabili, forse sotto sequestro, potenzialmente pericolosi per l’adiacente impianto petrolchimico Sigemi” scrive Usb in una nota.
“Il comando ha spinto l’acceleratore sul personale presente facendolo lavorare consecutivamente anche più di 8 ore in un scenario molto complesso con gravi rischi per i Vigili del Fuoco. Poche squadre ma con un occhio di riguardo al risparmio”.
“L’intervento si è sviluppato con l’invio del distaccamento di Bolzaneto (5 unità), due partenze, autoscale e mezzi di supporto inviati dalla sede centrale per un totale di circa 20 uomini più il Comandante e i funzionari.
Un utilizzo altissimo di bombole d’aria, oltre 50, per far fronte all’incessante lavoro che i pompieri hanno dovuto affrontare con la paura che potesse venire coinvolto un silos del deposito”.
“Nessun cambio, nessun turn over, e solo verso le 6 una squadra da Savona ed una da Busalla hanno potuto offrire un po’ respiro al personale che ininterrottamente ha lavorato per evitare il peggio – racconta Usb – avvieremo un tavolo in Prefettura e se non avremo risposte dagli organi preposti depositeremo un esposto in Procura e organizzeremo una manifestazione in Valpolcevera e a Multedo per denunciare l’assurdità di una gestione basata sul risparmio e sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini.