Arenzano. Una scia di sangue continua ad avvolgere il relitto della Haven, la petroliera che affondò nell’agosto del 1991. L’ultima vittima è un subacqueo, disperso da questa mattina.
Il cadavere dell’uomo, Michael Eberleh 60enne tedesco, è stato individuato poco dopo le 13.30 ed è stato recuperato a 50 metri di profondità dai sommozzatori dei vigili del fuoco e della guardia costiera, dopo che era stato avvistato attorno alle 10.50, dal compagno di immersione, un connazionale, mentre tentava di chiedere aiuto al gommone d’appoggio. Ancora da chiarire le cause della tragedia, probabilmente dovuta ad un malore durante la risalita verso la superficie.
I due erano stati accompagnati in gommone e lasciati sul punto dell’immersione da un istruttore di un diving centre di Arenzano. Il sub sarebbe riemerso sparando un pallone rosso che segnala appunto la risalita, non avrebbe utilizzato quello giallo che indica allarme. Quando il gommone di appoggio era arrivato sul posto, però, del sub non c’era nessuna traccia.
Il relitto ha quindi mietuto una nuova vittima, dopo i due sub olandesi morti nello scorso mese di maggio.