Petizione

I cittadini di Nervi tornano alla carica: “Basta Ztl, rivogliamo un trasporto pubblico efficace”

Consegnate oltre 700 firme all'assessore Campora: "Mobilità sostenibile? È solo propaganda: siamo costretti a salire e scendere dai bus per fare poche centinaia di metri"

linea 515 bus amt nervi

Genova. I cittadini di Nervi tornano alla carica contro la rivoluzione della viabilità voluta dalla giunta Bucci. A lanciare una nuova petizione per chiedere a Tursi un passo indietro è stato Nervi basta degrado, un “gruppo spontaneo di cittadini” costituito da pochi mesi e “componente del dissenso organizzato” nato dalla mobilitazione per salvare la piscina Massa.

“Con un magnifico percorso pedonale quale è la passeggiata a mare, i cittadini non sentivano il bisogno di un ulteriore luogo in cui i divieti di transito non riducono l’uso delle auto ma lo spostano sull’unica strada alternativa – spiega Giovanna Pucci, amministratrice del gruppo -. È certo però che la Ztl alimenta la propaganda della mobilità sostenibile e del camminare fa bene. Farebbe sicuramente bene ai tanti cittadini che si spostano col bus (anziani, lavoratori e studenti), non essere costretti a salire e scendere dai molti mezzi che in un carosello confusivo e senza efficacia, inaugura tempi infiniti nei percorsi per fare poche centinaia di metri oppure per raggiungere il centro cittadino e viceversa”.

Dal febbraio 2022, infatti, il 15 non effettua più capolinea in viale Franchini ma si attesta a Quinto dopo aver lambito Nervi sull’anello via Oberdan-via del Commercio (qui il capolinea era stato eliminato per le lamentele dei residenti). Il centro della delegazione è servito da una navetta elettrica, il 515, che percorre via Oberdan e via Sant’Ilario, torna indietro su via Somma, consente l’interscambio col 15 in via Gianelli e si attesta in largo Pesce. Alcune corse proseguono tuttavia fino a piazza Tommaseo.

La petizione, forte di oltre 700 firme già consegnate all’assessore Matteo Campora e ancora aperta online, chiede il ritorno all’assetto trasportistico pubblico e privato precedente all’istituzione della Ztl. “L’esito – mettono in chiaro i cittadini – descriverà il destinatario: l’amministrazione che si adopera per il bene comune traduce i bisogni dei cittadini in servizi adeguati, poi c’è quella, solo interessata a perpetuare sé stessa nell’esercizio narcisistico del potere, che gira, ancora una volta, le spalle ai cittadini”. Nel 2022 i comitati si erano già mossi senza successo.

nervi lavori via oberdan

D’altro canto anche stavolta il Comune non sembra avere intenzione di fare passi indietro. Pochi giorni è iniziata una nuova tranche dei lavori di riqualificazione di via Oberdan eseguiti da Aster. Il cantiere adesso interessa il tratto tra via alla Chiesa Plebana e viale Franchini. “Con questo secondo lotto, Nervi si conferma un quartiere a misura di pedone, capace di coniugare bellezza, comodità e sostenibilità, in un progetto che guarda al futuro senza dimenticare l’importanza della tradizione e del paesaggio locale”, è stato il commento del sindaco Marco Bucci.

Nel mirino però non c’è solo il tema della viabilità. Il gruppo si pone lo scopo di contrastare “il diffuso degrado in cui versa il quartiere: anni di trascuratezza, manutenzione e pulizia residuali, interventi sbagliati, tardivi od insufficienti sono le cause plurime che sostengono un inarrestabile degrado al quale cerchiamo di opporci. Occorre un cambio di passo a partire dai servizi essenziali, quali il trasporto pubblico, attualmente non efficace a motivarne l’uso, e la mobilità veicolare, assolutamente irrazionale per la condizione infrastrutturale esistente ed immodificabile per ovvi motivi geomorfologici”.

In una comunicazione inviata a luglio a Campora il gruppo Nervi basta degrado chiede che viale della Palme non sia più il sito per la raccolta dei rifiuti, sollecita una migliore cura del verde e la pulizia dei marciapiedi. In passeggiata Anita Garibaldi lamentano “la trascuratezza che investe tutto, arredi e verde, soprattutto nella parte orientale” e la pulizia “degli indecorosi sottopassi”. Sui parchi storici si chiede almeno “una migliore offerta dei servizi igienici, almeno uno per villa” e la vigilanza sull’uso improprio.

 

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