Cronaca

Vigili del fuoco, Infantino: “Le problematiche aumentano, ma diminuisce l’organico”

Vigili del fuoco

Genova. Servizio nautico in carenza, ritardi sul pagamento degli straordinari e mancanza di organico e di stipendio per i discontinui. Fare il vigile del fuoco oggi vuol dire scontrarsi con queste realtà.

A Genova il servizio nautico è limitato, i comandi di Multedo e Gadda vengono chiusi molto spesso, e questo si riflette sul servizio di soccorso. “Multedo – afferma Luca Infantino, segretario regionale Cgil vigili del fuoco – è già stato chiuso 13 volte dall’inizio dell’anno, per favorire Calata Gadda, dove fermano sia i passeggeri che le merci pericolose. Entrambi i servizi aperti è quasi impossibile mantenerli”.

“Gli interventi in porto a Genova si stanno moltiplicando, e ritengo che questo sia dovuto alle dichiarazioni del ministro Tremonti che ritiene il decreto 81, ex legge 626, un lusso che l’Italia non può permettersi. Gli incendi alle navi sono quasi all’ordine del giorno, la carenza sicurezza sul posto di lavoro sta aumentando, e di riflesso il lavoro dei vigili del fuoco. E’ importante che questa situazione venga fuori, le problematiche aumentano, mentre diminuisce l’organico”.

Il ritardo sul pagamento degli stipendi è dovuto al cedolino unico che di fatto blocca tutte le competenze accessorie: dall’indennità di turno ai servizi di vigilanza per arrivare fino a tutte le ore di straordinario. Ritardo di ormai quattro mesi, visto che tutto è fermo da novembre 2010.

Per quanto riguarda la mancanza di organico Infantino spiega: “E’ dovuto alla riforma pensionistica che prolungava l’età di un anno, così a fine dell’anno scorso c’è stato un fuggi-fuggi generale: 320 pensionamenti su tutta la Liguria, la maggior parte a dicembre. Questo porta alla carenza di organico e non solo, un altro problema è dato dal taglio del 50% dei precari, un’azione che si sente sicuramente di più nei comandi più piccoli, ma che vuol dire non riuscire a coprire il comando quando la squadra esce, o, peggio ancora, non avere abbastanza unità per uscire”.

Altro problema è quello del pagamento degli stipendi ai discontinui, i vigili del fuoco definiti anche “volontari” e che lavorano a chiamata: “Ci sono ritardi stratosferici, a Genova si parla di blocco degli stipendi da dicembre, ma in altre province, come Savona, anche da novembre, è un grosso problema, soprattutto visto che molti hanno solo questo tipo di impiego. Parliamo di un buco a livello nazionale di circa 40 milioni di euro, e tutti gli anni combattiamo anche con i ritardi per quanto riguarda la manutenzione e la riparazione dei mezzi”.

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